
Siamo ciò che non pensiamo: il paradosso dell'identità
Edy Generoso Fummo
3/18/2025


Siamo Ciò che Non Pensiamo: Il Paradosso dell’Identità
Avete mai pensato a quanto la nostra mente sia occupata da un incessante flusso di pensieri? Idee, giudizi, paure, desideri: tutti questi frammenti costruiscono l’immagine di chi crediamo di essere. Ma cosa accadrebbe se vi dicessi che noi non siamo ciò che pensiamo? Anzi, è vero proprio il contrario: siamo ciò che non pensiamo, ciò che non vediamo, ciò che ignoriamo di noi stessi.
Il Condizionamento del Pensiero
La nostra mente è come uno specchio che riflette continuamente immagini e concetti: “Io sono una persona insicura”, “Io valgo se raggiungo un certo risultato”, “Io sono le mie esperienze”. Questo flusso ininterrotto di pensieri, spesso inconsci, diventa il filtro attraverso cui percepiamo il mondo e, soprattutto, noi stessi. Il problema è che questi pensieri non sono neutri. Sono influenzati da tutto ciò che ci circonda: l’educazione che abbiamo ricevuto, le aspettative della società, i successi o i fallimenti del passato. Finisce così che non viviamo mai pienamente nella realtà, ma in una versione della realtà costruita dai nostri pensieri.
Chi Siamo Davvero?
Se non siamo ciò che pensiamo, allora chi siamo? La risposta è semplice, ma difficile da afferrare: siamo tutto ciò che si trova oltre il pensiero. Siamo le emozioni che non sappiamo nominare, i gesti che compiamo senza rifletterci, i silenzi che non ascoltiamo. Siamo la spontaneità di un sorriso inaspettato, la sensazione del vento sul viso, il respiro che entra ed esce dal nostro corpo. Siamo, in altre parole, l’esperienza diretta della vita, libera dalle etichette e dai giudizi della mente.
Il Paradosso del Pensiero
Il pensiero ha un ruolo importante: ci aiuta a pianificare, a riflettere, a costruire. Ma quando permettiamo al pensiero di definire chi siamo, perdiamo il contatto con la nostra autenticità. È come se ci identificassimo con l’ombra di una montagna, dimenticando che siamo l’intera montagna. La mente tende a identificarsi con ciò che conosce, con ciò che riesce a spiegare. Ma la nostra vera essenza non può essere spiegata o racchiusa in un pensiero. È qualcosa che va oltre, qualcosa che si sente, si vive, si sperimenta.
Come Riconnettersi con Ciò che Siamo
Se siamo condizionati dai nostri pensieri, come possiamo andare oltre? Non si tratta di eliminare il pensiero – questo sarebbe impossibile – ma di imparare a guardarlo per quello che è: un processo, non una definizione.
Ecco alcuni spunti per cominciare:
Osserva i tuoi pensieri: Prova a fare un passo indietro e a osservare i tuoi pensieri come se fossero nuvole che attraversano il cielo. Non sei le nuvole; sei il cielo che le ospita.
Coltiva il silenzio interiore: Dedica del tempo alla meditazione o semplicemente a momenti di quiete. Nel silenzio, emergono aspetti di te stesso che i pensieri coprono.
Vivi nel presente: Spesso i pensieri ci tengono bloccati nel passato o proiettati nel futuro. Connettiti con il momento presente attraverso i sensi: osserva, ascolta, respira.
Accogli l’inaspettato: La nostra vera essenza si manifesta spesso nei momenti in cui lasciamo andare il controllo. Permetti a te stesso di essere sorpreso dalla vita.
Un Invito a Guardare Oltre la Finestra
“Noi non siamo ciò che pensiamo, ma ciò che non pensiamo.” Questa frase ci invita a guardare oltre la finestra della nostra mente, a scoprire che c’è un intero mondo – dentro di noi e fuori di noi – che non può essere racchiuso nei confini dei nostri pensieri.
Imparare a riconoscere questa realtà richiede coraggio, perché significa mettere in discussione ciò che crediamo di sapere su noi stessi. Ma è un viaggio che vale la pena intraprendere, perché ci porta a scoprire una verità più profonda: che siamo molto più di ciò che pensiamo di essere.
Quindi, apriamo quella finestra. Guardiamo oltre. E lasciamo che la luce della consapevolezza illumini tutto ciò che la nostra mente, da sola, non può comprendere.
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