Questo è un rifacimento dell'"I-Ching, il Libro dei Mutamenti", metodo di consultazione oracolare antichissimo, la cui saggezza tipicamente orientale è stata tramandata nei secoli ed è ancora oggi viva e luminosa. Non è nostra intenzione soffermarci sulle modalità con le quali opera l'IChing, diciamo soltanto che è una sorta di strumento spirituale che stimola la mente suscitando analogie, immagini e intuizioni che aiutano a comprendere più profondamente sé stessi.
In questo caso si tratta di una versione, diciamo così, "occidentalizzata" e computerizzata dell'I Ching. I testi dei responsi sono stati resi più semplici e meno oscuri rendendoli purtroppo meno affascinanti, ma sicuramente più comprensibili.
Ecco una breve descrizione di come utilizzare il simulatore di lancio delle monete I-Ching online.
Il simulatore I-Ching online permette di generare esagrammi senza bisogno di monete fisiche. Ecco come si usa tipicamente:
Prima di procedere, formula mentalmente la tua domanda con chiarezza e intenzione, se vuoi puoi usare l'editor di testo e puoi salvare in un file di testo la tua richiesta, con data e tue eventuali note.
1. Clicca sul pulsante "Lancia le monete" per "generare gli esagrammi".
2. In base al metodo programmato il sistema genererà automaticamente le sei linee dell'esagramma.
3. Il simulatore mostrerà:
- L'esagramma risultante con le sue linee
- Il numero e nome dell'esagramma
- Le linee mutevoli (se presenti)
- L'esagramma secondario (se ci sono linee mutevoli)
- L'interpretazione del responso
Questo simulatore online è molto comodo perché elimina la necessità di consultare manualmente il libro I-Ching, calcolando automaticamente gli esagrammi e fornendo interpretazioni immediate.
L'I-Ching, o Libro dei Mutamenti, è uno dei testi fondamentali della cultura cinese e rappresenta uno dei più antichi sistemi di divinazione conosciuti. Le sue origini risalgono a epoche remote della civiltà cinese, probabilmente al II millennio a.C., durante la dinastia Shang (circa 1600-1046 a.C.), periodo in cui venivano praticate tecniche divinatorie come la scapulomanzia (la lettura delle crepe su ossa e gusci di tartaruga). Tuttavia, la forma scritta e strutturata dell'I-Ching, basata sugli esagrammi, si sviluppò soprattutto sotto la dinastia Zhou (1046-256 a.C.), quando venne codificato e sistematizzato.
Le origini mitiche e simboliche
Secondo la tradizione, la struttura simbolica dell'I-Ching risale al leggendario imperatore Fu Xi (circa 2800 a.C.), considerato l'inventore degli otto trigrammi (Ba Gua), combinazioni di tre linee intere (Yang) o spezzate (Yin) che rappresentano forze naturali fondamentali come cielo, terra, fuoco, acqua, vento, tuono, lago e montagna. Questi trigrammi, combinandosi a coppie, danno origine ai 64 esagrammi dell'I-Ching.
Altri sovrani e filosofi hanno contribuito alla sua evoluzione:
- Il re Wen (fondatore della dinastia Zhou, XI secolo a.C.) si dice abbia attribuito significati morali e sociali agli esagrammi, trasformandoli in un sistema di saggezza politica e strategica.
- Suo figlio, il duca di Zhou, aggiunse commentari interpretativi alle linee mobili degli esagrammi.
- Confucio (551-479 a.C.), secondo la tradizione, avrebbe scritto le Dieci Ali, commentari che diedero all'I-Ching una valenza etica e filosofica, influenzando profondamente il pensiero confuciano.
L'uso e la diffusione
Inizialmente, l'I-Ching era utilizzato soprattutto per la divinazione, attraverso il lancio di bastoncini di millefoglio o monete, e veniva consultato da governanti e strateghi per prendere decisioni su guerre, politiche e questioni personali. Con il tempo, divenne anche un testo filosofico, simbolico e cosmologico, strettamente legato alle teorie dello Yin-Yang, del Tao e dei Cinque Elementi (Wu Xing).
Durante la dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.), l'I-Ching fu elevato a classico confuciano, uno dei testi fondamentali della cultura cinese, studiato da intellettuali e burocrati imperiali. Nel corso della storia, venne commentato da studiosi come Wang Bi (III secolo d.C.), che ne diede un’interpretazione metafisica, e Zhu Xi (XII secolo d.C.), che lo integrò nel neoconfucianesimo.
Nel mondo occidentale, l'I-Ching fu introdotto da missionari gesuiti nel XVII secolo, ma divenne noto soprattutto nel XX secolo grazie alla traduzione e agli studi dello psicoanalista Carl Gustav Jung, che lo collegò ai suoi concetti di sincronicità e inconscio collettivo.
Significato attuale
Oggi, l'I-Ching è considerato non solo un metodo di divinazione, ma anche un'opera di saggezza universale che esplora il cambiamento, la trasformazione e l'equilibrio della vita. Continua a essere studiato e utilizzato da filosofi, psicologi e praticanti di discipline spirituali in tutto il mondo.