4 women standing on beach during daytime

Il mio augurio: donne libere, uomini veri

Edy Generoso Fummo

3/8/2025

Festa della Donna: un giorno di celebrazione, una vita di lotta

L’8 marzo è una data simbolica, un giorno in cui si celebrano le donne, la loro forza, la loro resilienza. Ma può una sola giornata rendere giustizia a secoli di discriminazione, ingiustizie e battaglie ancora aperte? La verità è che la Festa della Donna non dovrebbe essere un’occasione di circostanza, fatta di mimose e parole di circostanza, ma un momento di riflessione su quanta strada ci sia ancora da percorrere.

Un cammino ancora lungo

Le donne hanno ottenuto il diritto di voto in Italia solo nel 1946. Quasi otttant’anni, sembrano tanti, ma nella storia dell’umanità sono un battito di ciglia. Per secoli, le donne sono state relegate a ruoli marginali, private della possibilità di decidere, di autodeterminarsi, di essere riconosciute come individui completi. E se è vero che oggi molte conquiste sono state fatte, è altrettanto vero che il cammino verso una reale parità è ancora accidentato.

Nel mondo del lavoro, le donne guadagnano meno degli uomini per le stesse mansioni, si vedono precluse posizioni di vertice, e spesso devono affrontare molestie e discriminazioni. La maternità viene ancora percepita come un ostacolo alla carriera, e molte lavoratrici si trovano a dover scegliere tra il proprio percorso professionale e la famiglia.

E poi ci sono le donne che vivono in paesi dove i diritti fondamentali non sono ancora riconosciuti: donne che non possono studiare, guidare, scegliere chi amare, donne che sono costrette a matrimoni forzati, che vengono vendute, abusate, private della loro dignità.

Oltre la parità: il sogno di un mondo giusto

Parlare di diritti delle donne significa anche parlare di un mondo in cui l’uguaglianza non sia solo un concetto astratto, ma una realtà tangibile. Ma la vera parità non si raggiunge solo con leggi e regolamenti: serve un cambiamento culturale, una trasformazione del pensiero collettivo.

Essere donna non dovrebbe mai essere un limite, né un motivo di lotta continua per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito a tutti: rispetto, libertà, dignità. Eppure, siamo ancora lontani da questo obiettivo.

Il mio augurio: donne libere, uomini veri

In questa giornata, il mio augurio va a tutte le donne, affinché possano essere libere di essere se stesse, senza dover dimostrare nulla a nessuno. Ma il mio augurio va anche agli uomini: che possano diventare davvero tali, nel senso più alto del termine. Perché un mondo di donne libere ha bisogno di uomini consapevoli, capaci di riconoscere l’uguaglianza non come una minaccia, ma come un valore imprescindibile.

L’8 marzo non sia solo un giorno di celebrazione, ma un impegno quotidiano per costruire un mondo più giusto. Un mondo in cui le donne possano essere pienamente donne, e gli uomini possano dimostrare di essere veri uomini.